L’ ambito di cui si occupa la pianificazione civica è molteplice e si estende dall’ ambito dell’ edilizia popolare, zone commerciali e industriali, stabilimenti per il commercio e i servizi, stabilimenti ad uso generico, stabilimenti per il tempo libero, viabilità, distribuzione e smaltimento alla tutela della natura, del paesaggio e delle zone verdi.
La pianificazione cittadina appartiene ai compiti dell’ amministrazione autonoma di una città o comune ed è ancorata nella costituzione (Art. 28 GG). Ogni comune può all’ interno delle leggi, p.e. all’ interno del Baugesetzbuch (BauGB), determinare il suo sviluppo. Contemporaneamente ogni comune è obbligato a enunciare piani urbanistici, che sono il piano regolatore generale e il piano di edificazione, con responsabilità, "appena è necessario per lo sviluppo e l’ ordine urbanistico" (§ 1 (3) BauGB). I piani di edificazione sono lo strumento più importante dei comuni per dirigere lo sviluppo della città.Con il loro aiuto può venir predisposto dove e quale utilizzo in quale consistenza può essere realizzato.
Pianificazione civica designa il compito di accontentare ogni attuale e futura richiesta del cittadino alla sua città sotto l’ aspetto edile, architettonico ed evolutivo. La decisione quando un piano urbanistico viene disposto, integrato, cambiato o annullato è nelle mani della città.Visto che le posizioni su„dove“ e per di più su “come“ devono avvenire i cambiamenti nell’ immagine cittadina o nell’ usufrutto del terreno basano su interessi molto diversi (p.e. economici, politici e/o sociali), la pianificazione civica si trova nel campo di tensione di queste così diverse esigenze.
Per risolvere questo conflitto è perciò necessario per la pianificazione civica soppesare giustamente le opinioni e i bisogni diversi all’ interno della comunità.(§ 1 (7) BauGB). A questo scopo vengono raccolti tutti gli interessi dei cittadini in uno stato di fatto (o una pianificazione). In un seguente momento vengono analizzate le possibili conseguenze delle diverse alternative per lo sviluppo della città. Su questa base viene ideata attraverso una ponderazione la soluzione „migliore“ per la comunità cittadina durante un conclusivo processo decisionale.
Per decidere fungono da un lato le leggi predisposte a diversi livelli politici, le prescrizioni, le direttive, i decreti, le referenze ecc., dall’ altro deve venir considerata nella pianificazione anche ogni esistente condizione (come p. e. circostanze edili, storiche, climatiche, ecologiche, topografiche, tecniche ecc).
Mentre le leggi federali e nazionali dirigono la cornice giuridica è la comunità il più importante canone per un piano regolatore generale. Quest’ ultimo è stato redatto dalla città stessa e varato come direttiva per lo sviluppo futuro. Simile è la situazione per il piano di edificazione solo che quest’ ultimo non vincola solo la giunta e la città ma anche ogni cittadino. Pianificazione civica vincola dunque anche gli organi dell’ amministrazione autonoma(giunta cittadina, amministrazione cittadina) della città a una decisione presa e induce gli organi della città nel caso di deroge a queste decisioni ad indurre un nuovo procedimanto pubblico.